lunedì 4 maggio 2015

La Princess e il traumadì

Nebbia cerebrale, andatura strisciante.

Chi sono?

Dove mi trovo?

Chi ha incastrato Roger Rabbit?

Lunedì mattina post ponte del primo maggio. Smalto rosso accesso e caffè non sono stati sufficienti a tirarmi su. Le palpebre resistono a stento al fascino perverso della forza di gravità, la lingua fa fatica a sciogliersi e gli assoni sono più intasati della Roma - Teramo nel giorno del grande rientro.

Ho pure dimenticato il pranzo. La mia insalata rucola e pachino, che lenisce i sensi di colpa post bagordi del lungo week end, giace pacifica sul ripiano di vetro del mio frigo mentre io, in anticipo di 15 minuti sull'orario del mio turno, l'ho rimpiazzata con una presa alla Coop di lusso vicino al lavoro. Peccato che in preda al brusco calo di serotonina non abbia resisisto a comprare pure una barretta di Milka e Tuc, vanificando così i buoni propositi alimentari tipici dell'inizio settimana.

Il mio collega, staranamente arzillo, ha notato il mio abbigliamento tono su tono. Segno che i miei sforzi per non apparire sciatta e preda delle avances di Morfeo, non sono stati del tutto vani. Ma sogno il mio letto, le lenzuola candide e il tepore del piumino mezza stagione.

Forse sto accusando in discreto ritardo gli effetti soporiferi di questa primavera. Spero che nessuno se ne accorga anche se fissare inebetita lo schermo del pc non credo sia una buona strategia per mascherare il terribile stato comatoso che tiene in ostaggio la mia consueta vitalità.

Nessun commento:

Posta un commento