martedì 19 maggio 2015

Dignità e esoterismo

Il telefono trilla incessantemente da questa mattina. Alle otto e trentadue, quando ancora l' 80% dei romani sta imprecrando contro il traffico, il semaforo, le buche o qualche pizzardone e il restante 20% è al bar o alla macchinetta, ho dovuto affrontare la prima emergenza del giorno, con l'aggravante di essere completamente sola causa malanno mattutino della mia responsabile.

E' curioso come in certe giornate l'analfebitazzione informatica dell'utente medio risorga improvvisamente dall'oltremondo sconosciuto in cui sonnecchia abitualmente e si palesi in maniera sfacciata, impertinente e superba. 

Fracassando le palle a me.

Me la sto cavando bene ma continuo a immaginami immersa tra le pecore delle Highlands scozzesi o a fotografare fiori di Lillà.

Il risultato più soddisfacente è senzadubbio legato alla gestione del mio autocontrollo. Perché la PMS mi tedia con le sue richieste di attenzione tendandomi verso un corportamento oscillante tra disperazione e rabbia. Come al solito, del resto. Se solo mi desse più tempo per godere dei benefici del bilanciamento ormonale. E invece niente, si ripresenta puntuale col buon Leopardi in groppa ogni 28 giorni. O giù di lì. A 'sto giro, quantomeno, sto affrontando la cosa in maniera dignitosa. Per esempio non mi sono toccata le tette manco una volta. Giuro.

Nel frattempo quelli che mi sembravano confini definiti, conosciuti, quasi ormai famigliari tornano ad assumere contorni sfumati e a tratti inquietanti.

Parlo del collega Effe.

Oltre che dalle canzoni di Califano e dalle scie chimiche è pure ossessionato dall'esoterismo.

Durante la pausa macchinetta delle tre parlavamo della macumba fatta a danno di Calderoli da parte del padre dell'ex ministro all'integrazione, Cecile Kyenge. Un ritro tribale che avrebbe provocato non pochi danni al buon leghista che, pentito, ha poi chiesto e ottenuto udienza. E pure una contromacumba.

Le forze del male esistono

Ha sentenziato lui, tacendo le risatine scettiche mie e di Enne.

Poi, un po' come il prete redarguisce i bambini chiassosi in chiesa, ha attaccato un pistolotto su angeli e demoni che Dan Brown l'ha citato in giudizio per violazione del diritto d'autore.

Io comunque mi sono fatta due conti. E sono arrivata alla tragica conclusione che qualche lontano parente della Kyenge deve aver messo la mia foto accanto a quella di Calderoli, al centro d'un falò. Mi toccherà chiedere udienza, perdono e una contromacumba.

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