giovedì 9 aprile 2015

Creepy life

A pasquetta siamo andati a vedere una mostra sull'anatomia umana, questa. C'erano corpi, donati alla scienza, imbalsamati e messi in posa tramite una tecnica che si chiama plastinazione. Un tantino creepy, I know ma interessante. Nelle teche di vetro erano esposti organi (ricordiamolo: veri!) affetti da varie patologie messi a confronto con altri sani. In pratica l'eldorado dell'ipocondriaco. Io e l'USI abbiamo capito che moriremo giovani perché il segreto, non nuovo in realtà, di una vita sana e longeva è l'equilibrio, lo sport e l'alimentazione bilanciata. Alla luce di questa nuova scoperta, dopo la mostra, siamo andati da Chipstar per un cartone formato famiglia di patatine fritte nell'olio del motore, vecchio di qualche anno. Col ketchup sopra.

Mio nipote dopo avermi dato della cicciona coredezia mi ha fatto un ritratto. Pare io abbia la faccia a palla e capelli di mille colori. Poteva andarmi peggio. Poteva chessò disegnare un elefante. O una mongolfiera. O Valeria Marini.

Tornare a lavoro dopo la minipausa pasquale è stato avvilente, soprattutto perché avevo quasi 38 di febbre. Non capisco se sia estremo senso del dovere, avarizia, stupidità o quel solito disagio che affligge le (non più) nuove generazioni colpite da contratti fuffa con scadenze trimestrali, zero tutele e se t'ammali t'attacchi al tram. A tal proposito ieri la mia responsabile mi ha fatto sapere che mi rinnoveranno. Per altri tre mesi. Con lo stesso co.co.pro. Grazie Renzi, perché col tuo JobsAct non è cambiato un cazzo.

L'influenza m'ha scombinato i piani. La sera sono troppo stanca per modellare il culo sulla cyclette, troppo demotivata per ripassare l'inglese. Riesco a malapena a seguire Grey's Anatomy in lingua originale coi sottotitoli. Poi mi addormento e maledico il trillo irriverente della sveglia all'alba e quelli che scrivono buongiorno mondo! su Fb.

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