martedì 15 dicembre 2015

Il Mycoplasma fantasma

Ho posticipato l'alzata di un'ora e ho fatto bene. Dopo l'ennesima invasione della mia intimità ho avuto tempo di vagare, fare shopping e cambiare la batteria del mio Tissot, regalo di laurea dell'Umile Servo.

La prima volta che fai le analisi al Bonfratelli pensi toh che culo, almeno c'è er Tevere, le foglie autunnali, la luce del centro, le pantegane. Pensa se capitavi al Pertini. La seconda ti consoli con una colazione abbondande e un po' di vagabondaggio mattutino, sola con la tua città. La terza, ecco, la terza ti rode il culo. Soprattutto se vieni cazziata, in due diverse occasioni.

Il primo shampoo me l'ha fatto 'sta tipa col fieno in testa e gli occhiali spessi e tondi. Ho chiamato il suo numero tante volte, lei manco m'ha guardato. Te credo, scema. Facevo la fila sbagliata. L'ultima volta non sono passata per la sala prelievi, attigua a quella degli smutandamenti ma, pare, le regole siano cambiate e prima di calarti le braghe ora devi comunque fare una capatina dai vampiri, che ti registrano e forniscono tramite una finestrella tutto l'armamentario al medico di laboratorio, così s'è definito il secondo moralizzatore della giornata. Il mio reato, in questo caso, è stato tacere riguardo il mio utero retroflesso. Sarebbe bene dirlo però eh, l'avrei fatta mettere in un'altra posizione. Strano che abbia trovato difficoltà uno che 1 minuto prima s'era complimentato con la sottoscritta per aver avuto la fortuna di essere capitata nelle mani migliori dell'ospedale. Chi si loda si sbroda, si sa.

Non paga di aver mostrato i calzini rosa regalo della Sister, rigorosamente in tinta col perizoma fuxia, a uno con un topo morto a fargli da riporto ho chieso a Mr Modestia se questo Ureaplasma sia davvero così difficile da debellare.

Dubito persino che ci sia

Come scusi?

I tamponi se fatti male danno risultati falsati. Azzarderei un 50% di Ureaplasma inesistenti nelle diagnosi. E comunque il problema non è se sta in vagina ma se colonizza la cervice. Inoltre sono molto sensibili al principo attivo presente nell'antibiotico che ha preso

Quindi si spera l'abbia debellato?

No. Anzi. Se adesso ce l'ha ancora dubito ci sia mai stato veramente.

Ora. Io non sono un medico e ho pure, quasi, perso il vizio di googolare sintomi, malattie e batteri da nomi aramaici ma questo discorso, capirete bene, non m'ha convinto per niente tanto che quando il tipo mi ha consigliato di chiedere di lui in occasione del prossimo test, che mi auguro non sarà necessario, ho svagato e detto una cosa tipo certo, vediamo come sono messa col lavoro, purtroppo devo incastrare la mia vita tipo tetris e temo dovrò accontentarmi del medico che troverò.

Per tornare verso il lavoro ho seguito l'itinerario già sperimentato in altra occasione saltando, per questioni di tempo, la passeggiata a Trastevere.

In compenso ho proseguito il mio pellegrinaggio in Santa Maria in aracoeli. Sempre la stessa richiesta, con un voto e una candela accesa in più.

Ieri sera, invece, l'albero di Piazza Venezia s'è illuminato nel momento esatto in cui mi sono voltata a guardarlo. Non è che mi sento tipo l'eletto di Matrix per questa fortuita coincidenza ma la sensazione è stata piacevole, come quando hai la certezza che qualcuno in quell'esatto momento ti stia pensando e ti senti un po' speciale, unica, importante.

Via dei fori imperiali era colorata del rosa tipico dei tramonti invernali e corposi stormi di piccoli uccelli, sembravano rondini, disegnavano geometrie fluide sotto la cupola di un cielo pastello. Manca un bel pezzo d'amore nella mia vita ma se quello che diceva Dante è vero quest'investimento non sarà a perdere. In ogni caso.

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