mercoledì 9 dicembre 2015

Il diaframma e l'arte astratta

Dicasi respirazione diaframmatica la funzione fisiologica che ci consente di ispirare ed espirare tramite l'uso di un piccolo e spesso ignorato organo, il diaframma appunto, che si trova subito sotto il torace. La respirazione  diaframmatica può essere volontaria, guidata, controllata ed è usata soprattutto nel canto e da chi suona uno strumento a fiato perché consente di dosare l'ossigeno, gestire il ritmo. Ad avermela insegnata è stato proprio il mio maestro di musica che usava tenermi le spalle col palmo della mano in modo da costringermi a controllare il respiro attraverso la  panza, anziché col torace.

Pare una cosa aliena, I know. In realtà quando dormiamo usiamo solo il diaframma, in maniera totalmente inconsapevole, per giunta.

Ma questo tipo di respirazione oltre che a migliorare postura e concentrazione è utile pure nella gestione dello stress. In sostanza vi consiglio di farvi ricorso quando, come me in questo momento, siete incazzati neri ma per ovvi motivi di civile convinvenza non potete scaraventare contro il muro qualsiasi cosa vi capiti a tiro, tanto meno brandire oggetti contuntendi contro qualsiasi persona vi capiti a tiro.

Oggetto/soggetto della mia ira funesta Collega Enne, che si è detta indisposta a coprirmi in occasione della pubblicazione del nuovo sito per evitare di farmi saltare la tanto attesa visita con Sboccaccio, rimandata di qualche ora. Questa circostanza, in ultima analisi, mi sarà fatale. Non potrò assentarmi dal lavoro, non potrò andare da lui. Col Natale in mezzo il prossimo appuntamento sarà l'8 gennaio. Altri 20 giorni di attesa snervante. Senza contare la partenza, prevista ma non ancora programmata, di mio marito per lavoro. Starà fuori un mese e mezzo durante il quale, a meno che non abbiano inventato una tecnica di inseminazione in vitro via telematica di cui non sono venuta a conoscienza, dovremo imporci un ennesimo stop.

Ammetto che l'idea di mollare tutto, dopo quasi tre anni e mezzo di ricerca e fermi giudiziari di varia estrazione è più che un'idea, quasi un bisogno. Ma ormai sono una macchina da combattimento. O magari un kamikaze, vacceacapì e tra uno smadonnamento e l'altro ho già provato a chiamare il capo delle passere un paio di volte per sapere, almeno, se intanto posso ripetere il tampone nella speranza di aver debellato l'Ureaplasma, evitando così altri inutili rinvii.
Ogni volta che un appuntamento così importante slitta sento sfuggirmi tra le dita una possibilità. Ho imparato ad aspettare, forse, ma non imparerò mai ad accettare le imposizioni del fato. Anche perché, diciamolo pure, se c'è un disegno è un Picasso, necessita di interpretazione, analisi e sensibilità. E io ho sempre preferito Caravaggio.

Nessun commento:

Posta un commento