martedì 10 novembre 2015

Disincentivi

Capisci che la tua vita sta cambiando quando dal marocco tuttaneuro che ti attende, fedelissimo, fuori dalla metro bì, in luogo dell'orecchino fèscion da sterilizzare prima dell'uso a mo di antitetanica, cerchi un portapillole settimanale colorato.

Da quando, giorni orsono, ho scoperto di essere insulino resistente, oltre che mutata geneticamente e pure una crìa dificiente, i miei desideri d'acquisto sono un tantinello diversi dal solito.

Dalla bancarella, in ogni caso, me ne sono andata con tre spazzole leva peli che quando sei cane - gatto munita ti salvano la vita dando fondo alla risorsa di spicci avidamente trafugati all'USI e gelosamente custoditi in saccoccia.

Ho più tardi deciso di cercare l'oggetto dei miei desideri su Amazon, che trionfa dove il marocco fallisce. Lo avrei preso, non fosse stato per la recensione di tale tizio che ne decantava, sì, l'utilità ma riteneva fosse comunque un problema che la madre NOVANTATREENNE e destinataria dell'acquisto non riuscisse a ricordarsi di doverlo usare almeno una volta al dì.

Cercai in un disincentivo. Lo trovai.

Per non rendere vana la giornata mi sono infine decisa a comprare su Zalando le scarpe stringate di cui qui. Hanno un inserto in pizzo e non sono sicura mi piacciano, di certo disincentiveranno mio marito dal fare sesso con la sottoscritta, qualora i calzettoni di lana e il pigiama regalo di sua madre non riescano già nell'impresa.

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