mercoledì 9 marzo 2016

Right here, right now

Strana, l'attesa.

Dilata il tempo, snerva, confonde e poi quando non c'è più, manca.

Cazzo, manca.

Ci avreste mai pensato? Io no, affatto. Perché sono una decisionista, una che prende il toro per il culo, oltre che per le corna, una che non ama sguazzare nel mare infinto di possibilità. Meglio la certezza, la terraferma, il pragmatismo.

Noi romani, sapete, ci prendiamo poco sul serio. Prendete gli insulti, per esempio. Ne facciamo uso e abuso ma, quasi mai, con l'intento di offendere. Mortacci tua è un intercalare, stronzo può persino essere un attestato di stima, un sinonimo poco elegante di scaltro, furbo. 

A me gli stronzi piacciono.

Sboccaccio rientra nella categoria.

Semo dimagriti eh? Ha esordito stamane, in tono canzonatorio.

Mortacci tua dotto', sì. Ma vojo 'a carbonara. La vojo mo', portamela!

No, non ho parlato. Nutro sempre un reverenziale rispetto per l'uomo che preleverà i miei ovociti. Ma l'ho pensato, avoja se l'ho pensato.

Cosa mi aspettavo? Una contrattazione. Pillole e dieta per un altro mese, magari due. Però poi abbasta. Lanciamo 'sto dado, passiamo il Rubicone, facciamo qualcosa.

Ero lì, seduta, solo in apparenza rilassata. Covavo lava, sul piede di guerra.

E lui ha contrattaccato, mi ha colto di sopresa, mi ha disarmata.

Cominciamo. Ultimo ciclo?

C... co... come adesso, cioè... 'sto mese?

Ultimo ciclo

25, 26 'spe dotto' c'ho la App!

Il ventunesimo giorno è il 17. Se sei scaramantica facciamo il 18. Inizi con due pasticche al dì, continuando la terapia per l'iperinsulinemia. Al ciclo chiama. Ora facciamo un controllo ecografico.

Di preciso non lo so quanto c'ho messo ad alzarmi dalla sedia. A smutandarmi di sicuro poco.

Ottimo!

Le mie ovaie, chissà perché, suscitano sempre smisurata ammirazione.

Sei piena come 'n ovo!

Forse non si sarebbe offeso, a ben pensarci, per un mortacci tua.

Devo ripetere gli esami infettivi, l'emocromo, fare un ECG. Di fretta. Senza pensarci, senza aspettare.  Di punto in bianco, senza scuse.

E non lo so se quello che sento di chiama paura ma, all'improvviso, non ho più certezze. All'improvviso mi manca l'attesa, l'incerto, il mare di possibilità. 

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