venerdì 8 gennaio 2016

La fatina Metformina

Ha detto: lo vedi che alla fine qualcosa abbiamo trovato. E l'ha fatto malcelando una certa soddisfazione.

Nessuno prima di lui aveva osato pensarci all'insulinoresistenza. Perché se le ovaie sono tonde tonde come un clementino e c'hai pure la fortuna di un utero bellissimo allora perché dovresti ovulare male?

Sessanta percento. Di tanto si innalza la possibilità di restare incinta naturalmente e di tanto si abbassa la possibilità di aborto spontaneo con una terapia adeguata, coadiuvata da un'alimentazione a zero zuccheri e uno stile di vita sano.

A me pare tanto il sessanta percento, non so a voi.

Il problema delle tube, se esiste ancora, resta. Ovviamente. Ma prima di affrontare una FIVET è imperativo categorico abbassare i valori della curva insulinemica, che per inciso con la curva glicemica non c'azzecca una fava tritata, per garantire un'ovulazione buona, completa, sana, prospera. Un'ovulazione che con buona probabilità io non ho mai avuto, nonostante non abbia l'ovaio policistico, nonostante il muco abbondante nei giorni fertili, nonostante il numero elevato di follicoli e le ovaie ciovani.

Metformina. Così si chiama il principio attivo in grado di riequilibrare lo sconquasso insulinemico. Due volte al dì, dopo colazione e dopo cena. Una controindicazione: cagotto. Che per una stitica, capirete, non è poi 'sto dramma shakespiriano.  

Otto settimane di chimica e dieta e poi si ripassa al setaccio il sangue.

Il 9 marzo, salvo imprevisti, l'ennesima visita e la pianificazione (speriamo) finale.

Non ho mai avuto dubbi riguardo le lungaggini di questo percorso ma non posso fare a meno di pensare che per quella data sarà passato un anno esatto dalla laparoscopia. Nel frattempo sono rimaste incinte pure quelle del '93. Ma vabbè.

A ciascuno il suo e a qualcuno un vaffanculo.

La sister G., wannabe medico, s'è detta assolutamente in disaccordo con la decisione del guru delle cacciatrici di pennute dal becco giallo, tra le altre cose a capo della clinica più esclusiva di Roma. Non so dall'alto di quale esperienza, ne di quale pulpito. Forse dimentica della cantonata già presa in occasione della mia operazione quando mi consigliò, con la stessa saccenza di chi  la passera oltre che tra le gambe l'ha vista solo sui libri, di pensarci bene prima di affrontare un'operazione solo esplorativa che invece, guarda un po', scoprì due tube intasate come la Togliatti alle otto del mattino.

L'impermeabile l'ho tirato già fuori, insomma. E proprio per evitare lei.

Questi, in sostanza, gli insegnamenti di questo giorno:
  • non dare nulla per scontato
  • cose che appaiono simili possono essere in realtà diversissime
  • la metformina non è una fata. E fa cagare
  • fatte li cazzi tua. Perché anche chi parla pensando di fare il tuo bene può sommergerti di inutili e controproducenti cazzate.

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